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Cetraro, 14 marzo 2019 - Questa mattina presso il Teatro comunale "Filippo Lanza", si è svolta la cerimonia di premiazione della 4^ edizione della Borsa di Studio "Bocciamo l'Illegalità", promossa dall'Associazione Culturale "Il Sipario", magistralmente guidata da un degno rappresentante della Chiesa militante, don Guido Quintieri.
 
Il premio "Luigi Leporini" per la sezione composizione e rappresentazione di un testo teatrale sul tema della legalità, è stato assegnato agli alunni della 3F del Liceo Classico di San Giovanni in Fiore, sezione dell'IIS, guidato dalla dott.ssa Angela Audia, con la seguente motivazione: "La Giuria ha molto apprezzato la scelta drammaturgica e significativa di una situazione familiare che appare all'inizio normale e subisce un risvolto drammatico a causa delle scelte di vita errata. Buona la rappresentazione."
 
Se si pensa che gli alunni, sotto la mia guida e supervisione, hanno lavorato con impegno e determinazione, credendoci fino in fondo, questo premio giunge a giusto coronamento dell'impegno profuso e dei sacrifici a cui tutti ci siamo sottoposti per la buona riuscita del lavoro. 
 
Fonte di grande soddisfazione gli apprezzamenti dei membri della giuria, come il presidente, l'attore Saverio Vallone , e la prof.ssa F Loredana Quintieri, che hanno letto nella sceneggiatura un messaggio pregnante rivolto alle nuove generazioni contro l'illegalità che si maschera di buonismo, proprio come nelle nostre intenzioni. 
 
Interessante il saluto delle istituzioni e il dibattito che ha preceduto la premiazione moderato da don Ennio Stamile con la presenza di Monsignor Leonardo Bonanno e del questore di Cosenza, dott.ssa Giovanna Petrocca. 
 
Forte la testimonianza del giornalista paolano del Quotidiano del Sud, Guido Scarpino, che, nonostante le intimidazioni subite dalla criminalità organizzata, non demorde dal denunciare il malaffare.
 
E noi tutti ce ne torniamo nella nostra San Giovanni in Fiore, terra del calavrese Abate Gioacchino, di spirito profetico dotato, ricordato anche nel corso del dibattito di questa mattina, più ricchi di esperienza e di gioia, pronti per affrontare nuove sfide!
 
Maria Gabriella Militerno
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E anche quest'anno gli alunni della 1^, della 2^  e pochi alunni delle 3^  classi del Liceo Classico hanno partecipato,  per il secondo anno consecutivo,  al progetto CIAK, simulazione di un processo. Nella diretta, eseguita da chi non era coinvolto direttamente, è possibile cogliere la perizia degli alunni protagonisti di questa esaltante esperienza. 
Anche quest'anno la simulazione del processo si è tenuta presso un'aula del tribunale di COSENZA.
La regista di tutto ciò sempre la tenace e instancabile prof Alessia Travo!
Tra gli spettatori anche molti genitori di questi bravi allievi-attori.
Ad maiora semper!
 
Maria Gabriella Militerno
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«Io mangio solo radici perché le radici sono importanti», queste le semplici, ma pregnanti parole, della “santa”, la suora pluricentenaria del film premio Oscar 2014 "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino.
 
E, giovedì 21 febbraio, a conclusione del ciclo di tre incontri di formazione, alcuni alunni delle classi 3^ e 4^ di tutti gli indirizzi dei Licei, comprese la 2^E e la 2^I, accompagnati da alcuni docenti, Giovanni Belcastro, Annarita Borrelli, Franca Rosalia Gallo, Domenica Nucera, Alessia Via e la sottoscritta, con la partecipazione straordinaria di un ex docente, Pino Barberio, sotto la professionale e inappuntabile guida del Presidente del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti, il prof Riccardo Succurro, siamo andati alla scoperta dei tesori dell'Abbazia e, quindi, delle nostre radici.
 
A volte, pensiamo di sapere tutto di quello che abbiamo vicino, perché lo diamo per scontato, ma, in realtà, questo tutto diventa nulla, quando ci vengono raccontati dei dettagli, sulla nostra storia locale, che noi non conoscevamo. 
 
Così, dall'osservazione dell'arco Normanno, meglio definito come arco Florense, che ci ha visti tutti con il naso all'insù, mentre gli occhi venivano incantati da quelle pietre antichissime, perfettamente incastrate tra di loro, che avevano come sfondo l'azzurro del cielo, fino alla visita della fredda, ma magnifica cripta dell'Abbazia, varcando il superbo portale, attraversando l'imponente navata centrale, ammirando lo straordinario coro ligneo e il suggestivo altare, e soffermandoci davanti all'urna contenente i resti dell'Abate Gioacchino da Fiore, ci sono state raccontate storie e descritti, dalla ferma, chiara e accattivante voce del Presidente, a cui si sono aggiunte anche preziose integrazioni ad opera del prof Giovanni Belcastro, tesori che non pensavamo di avere!
 
La visita si è conclusa con la citazione, sempre da parte del Prof Succurro, dei vv.139-141 del XII canto del Paradiso di Dante "...e lucemi dallato / il calavrese abate Giovacchino / di spirito profetico dotato" a suggello della grandezza di questo nostro illustre concittadino.
 
Queste le nostre radici che tutti dovremmo "mangiare" per tutelare e valorizzare il patrimonio che possediamo, ma che, spesso, rifiutiamo per altri "cibi" lontani dalle nostre tradizioni.
 
A tutti i ragazzi che hanno partecipato a questa esaltante esperienza voglio dire di custodire, nella loro mente, quanto loro raccontato, spiegato e illustrato per poi poterlo loro stessi raccontare, spiegare e illustrare con la stessa sicurezza di chi lo ha fatto per loro, perché "qui si parrà" loro "nobilititate" : "rem tene verba sequentur", "padroneggia la materia, le parole seguiranno" . 
 
Maria Gabriella Militerno
 
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Questa mattina, presso il Cinema teatro Italia, la compagnia teatrale LIBERAIMAGO di Napoli, ha offerto a numerosi alunni dell'ultima classe delle scuole secondarie di primo grado e ad altrettanti alunni delle classi, dalla prima alla quarta, dei diversi indirizzi dei Licei e delle altre scuole secondarie di secondo grado di San Giovanni in Fiore, uno spettacolo davvero singolare. 
 
"Peppino. I cento passi", questo il titolo dello spettacolo che, durante i circa 60 minuti di durata, ha catalizzato l'attenzione di tutti noi spettatori, dal più piccolo al più grande, trasportandoci nella seconda metà del Novecento, quando un giovane cittadino di Cinisi, Peppino Impastato, avendo dichiarato guerra aperta alla mafia, il 9 maggio del 1978, a soli trentanni, dopo numerosi tentativi di affrancare se stesso, la famiglia e un'intera comunità dai tentacoli della malavita, fu barbaramente assassinato, ma la sua morte fu fatta passare come suicidio.
 
Il protagonista si è calato talmente bene nella parte che ha indotto i giovani presenti ad identificarlo completamente con il personaggio da lui interpretato.
 
Nella narrazione della vita di questo giovane eroe, si sono alternati dialogo e racconto con il ricorso a documenti filmati che ne hanno fissato meglio i caratteri della sua personalità nelle nostre coscienze. 
 
Alla fine, emozionante è stata la standing ovation di noi spettatori per il messaggio di coraggio che, tutti insieme, gli interpreti sono riusciti a trasmetterci quasi ad invitarci a spenderlo per giuste cause, finalizzate alla tutela di valori come l'onestà, la libertà, la legalità e tanti altri.
 
Da esperienze come queste si capisce come il Teatro sia una forma di cultura che va dritta all'anima e produce gli stessi effetti della lettura di un buon libro.
 
Questi sono gli insegnamenti che dobbiamo unire a quelli tradizionali e, così lavorando, dei nostri ragazzi potremo fare davvero dei capolavori che, come in una reazione a catena, non potranno che creare altri capolavori. 
 
Grazie di cuore, quindi, alla compagnia LIBERAIMAGO per lo spettacolo offertoci e alla sua determinata agente, Sonia Russo, che ci ha creduto fortemente e che, con la collaborazione di noi docenti, è riuscita a regalare un momento altamente culturale al mondo della scuola della nostra comunità. 
 
Speriamo che riusciremo ad offrire altri spettacoli di così alto profilo culturale nell'immediato futuro.
 
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S. G. F. Centro Internazionale di Studi Gioachimiti 15 febbraio 2019
E così,  questa mattina,  i ragazzi delle 3^ e 4^, comprese la 2^ E e la 2^I, di tutti gli indirizzi dei Licei, si sono ritrovati nuovamente al Centro Studi per seguire, con attenzione e curiosità, l'ennesima "lectio magistralis" del Presidente,  il prof Riccardo Succurro,  che con la chiarezza e scioltezza di linguaggio che lo contraddistingue,  nonché la padronanza del tema trattato, ha rivelato il significato più profondo  di alcune tavole del Liber Figurarum di Gioacchino da Fiore. 
 
Il pezzo forte, dopo questo momento formativo di grande valore, è stato, certamente, il trasferimento fisico in una dimensione medievale, consistente nella visita dei "Cori notturni " o "Matronei" dell'Abbazia Florense,  a cui si accede attraverso una porta che si trova proprio nel Centro Studi, che ci ha consentito di dominare dall'alto tutto l'interno dell'Abbazia.  
 
La visita di questo tesoro ha lasciato senza parole i ragazzi tutti e i docenti che li hanno accompagnati, facendoli ritornare alle loro dimore con la convinzione della necessità di tutelare e valorizzare il nostro patrimonio culturale.
 
Di tutto ciò ringraziamo il Presidente, il prof Riccardo Succurro,  che ci ha aperto le porte della conoscenza in tutti i sensi.
 
Maria Gabriella Militerno